La verità sospetta. Gadda e l'invenzione della realtà

Federico Bertoni
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La letteratura, ha detto una volta Gadda, è «l'indefettibile strumento per la scoperta e l'enunciazione della verità». Ma quale verità può essere «scoperta» nel mondo programmaticamente fittizio del testo letterario? Come è possibile che il discorso, la scrittura, ci forniscano una rappresentazione attendibile della realtà? Come possono trasporre sulla pagina una conoscenza del mondo che nessun'altra forma di espressione potrebbe comunicarci? È da queste domande che il libro prende l'avvo; è da questi generalissimi quesiti che trae lo spunto per sviluppare una serrata, avvncente indagine attraverso uno dei territori forse più trascurati dell'opera di Gadda, dove si definisce la sua primaria ambizione, la forza generativa della sua scrittura: «inventare» un modello possibile della realtà, e dunque cogliere, con le parole, la verità multiforme e sfuggente delle cose. Il percorso, che si snoda con andamento saggistico attraverso opere narrative, saggi, lettere, testi teorici e filosofici, è diviso in due parti: nella prima viene messo a fuoco il particolare «realismo» gaddiano, che trova nella rappresentazione del corpo umano uno degli obiettivi più ricorrenti e cruciali. Nella seconda, l'indagine si estende ad altri aspetti e ossessioni dell'immaginario di Gadda (la madre, la casa, i gioielli, il paesaggio, ecc.), si avvale delle conclusioni raggiunte e ne cerca una verifica o un'articolazione nei luoghi in cui è maggiore la tensione conoscitiva della scrittura, per mettere in luce non tanto il celebrato virtuosismo stilistico dello scrittore, quanto la sua formidabile, spesso perturbante potenza rappresentativa, da cui sorgono immagini e apparizioni che nessuna esperienza della realtà potrebbe mai farci incontrare.
Genres:
296 Pages

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