Prima che vi uccidano

C'è Michele che diventa bandito e va incontro a una fine straziante per amore di Stellina, la sua donna minata dalla tisi; c'è Turi, padre di lei, che lavora come un ciuco per pagare i debti contratti per comprare da un latifondista un fazzoletto di terra; c'è il potente avvocato Ieli che viene eletto nelle liste DC e suo figlio Matteo, il segno della cotradizione e della disperazione, che finisce omosessuale e suicida; c'è Rossano, il profeta, che non si sa cosa voglia, che cosa potrà rappresentare per la Sicilia e finisce sgozzato; e il modesto Alfio, fratello di Stellina, che lascerà la valle bellissima, fredda e ardente, dove il ciclo del romanzo si apre e si chiude, per inseguire il miraggio non della ricchezza ma della semplice vita in venezuela; e poi, una folla di personaggi che dà corpo alle tragiche vicende dell'immediato dopoguerra... "Prima che vi uccidano" fa pensare a "Via col vento" o a "C'era una volta il West". Se la Sicilia ha un corpo è questa la sua espressione concreta, la sua perfetta "materialità". Con questo libro Fava si conferma narratore di grande polso, autenticamente "popolare", nel senso positivo di questo termine, cioè attento ai fatti elementari dell'esistenza, la fame, la sete, l'amore, l'odio, i rancori, le vendette: c'è poco tempo per pensare, qui, in una Sicilia disperata; c'è appena il tempo di vivere pochi attimi, "prima che vi uccidano".