Jean Starobinski Il ritorno dell’ombra giunge a segnare, discreto ma sicuro, anche l’opera di Canova. Certo il levigato, la finitezza, la calma e la freddezza ipnotica sembrano prevalere in molte delle sue sculture: il principio della linearità in lui si sviluppa nello splendore delle dolci superfici. Ma Canova, come David, giunge all’ideale neoclassico partendo da un altro orizzonte. La produzione dell’uno e dell’altro si è mostrata, entro certi limiti, docile alle istanze di un pubblico di conoscitori. Quando Canova arriva a Roma, nel 1779, col suo Dedalo e Icaro scolpito a Venezia, subisce le critiche e riceve i consigli di un gruppo di artisti e amatori che hanno letto Winckelmann e frequentato le Gallerie Vaticane (non si apprezzerà mai abbastanza l’importanza avuta, per lo sviluppo dello stile neoclassico da questo museo dove, a partire dal 1773, grazie a papa Clemente XIV, le antichità vengono raccolte e offerte all’ammirazione dei visitatori). Cosa si rimprovera a Dedalo e Icaro?
(Dalla Presentazione di Jean Starobinski)
Genres:
Art
189 Pages