Mogli, mariti e concubine: affari di famiglia nella Corea classica
Maurizio Riotto Tra i falsi miti di ogni nazionalismo vi è spesso quello della pretesa “purezza” di un popolo, ossia un’impermeabilità che contro ogni logica storica avrebbe preservato dalle “contaminazioni” etniche e culturali. Nella Corea d’oggi il confucianesimo appare talmente radicato da sembrare, agli occhi degli stessi coreani, una realtà presente da sempre, eterna e immutabile, al di fuori della quale non è neppure possibile immaginare che siano un tempo esistiti altri modelli di comportamento. Soffermandosi soprattutto sul rapporto uomo-donna, una delle relazioni umane ancora oggi più pesantemente influenzate dal confucianesimo, Maurizio Riotto, con una carrellata storica confortata dalle fonti, mostra invece una situazione molto più complessa e contraddittoria, non scevra di elementi trasgressivi perfino dietro la facciata perbenista della morale dominante in Corea in epoca moderna e contemporanea. A una lunga introduzione storico-letteraria l’autore unisce poi la prima traduzione mai apparsa in Italia di due romanzi classici coreani, che mostrano l’ambiguo e spesso tragico volto del concubinaggio all’ombra dell’ermetica società confuciana.
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171 Pages